il Colpo di fulmine

Avevo 11 anni, era agosto, stavo in spiaggia con la mia famiglia e aspettavo con impazienza il passare delle fatidiche tre ore dopo pranzo per poter entrare in acqua. La mia sorellina di 8 mesi dormiva e io non sapevo come far passare il tempo. Con il permesso di mia madre decisi di fare una passeggiata alle 2 del pomeriggio sotto il sole cocente, mi incamminai da sola, lo facevo sempre. Tutti erano rintanati sotto gli ombrelloni, c'era davvero un caldo esagerato, sento ancora la sensazione dell'afa densa sulla faccia. Ad un certo punto, su una grande scogliera di arenaria in lontananza, un oggetto nero attirò la mia attenzione, era piccolo, era una custodia... La raccolsi, mi girai per capire a chi potesse appartenere, non c'era nessuno, vedevo solo in lontananza la gente ammassata sotto i centinaia di ombrelloni. Mi dissi: "vediamo di che si tratta...". Aprii la custodia e... Era una Olympus, una macchina fotografica, e aveva anche un rullino all'interno con solo 2 scatti su 36! L'emozione di stringere tra le mani una macchina fotografica era indescrivibile, da tempo chiedevo ai miei genitori di farmi provare la loro Zenit, ma "ero troppo piccola", potevo romperla... Fu un colpo di fulmine, ancora oggi rimane il mio amore più grande e incondizionato: la fotografia.